Il 27 gennaio è il giorno della memoria, giornata per ricordare le vittime dell'Olocausto.
A questo proposito vi voglio ricordare una poesia di Primo Levi, scritta tra il dicembre 1945 ed il gennaio 1947, dopo essere sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz.
Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo,
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi:
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Primo Levi
10 comments
Toccante questa poesia... Toccante per tutti noi come esseri umani.
RispondiEliminaPer non dimenticare mai.
Mel
E' veramente bellissima
EliminaUn bacio
Sy
il brutto è che ci sia della gente che si è già dimenticata di tutto questo......
RispondiEliminamarta
Purtroppo cara Marta è così. Un bacio
EliminaSy
Molto bella e toccante!!!
RispondiEliminaUn bacione
Francesca
Ciao Francesca, un bacione!
EliminaSy
BELLA QUESTA POESIA, ME LA RICORDO!!!BACI SABRY
RispondiEliminaCiao Sabrina, si infatti spesso si studia in terza media. Un abbraccio
EliminaSy
Poesia meravigliosa che mi riporta sui banchi di scuola.
RispondiEliminaBacioni
Alessandra
Ciao Alessandra, un abbraccio
EliminaSy
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